sabato 18 ottobre 2014

R & J Stone: We Do It


We Do It è un'altra delle schegge impazzite della serie Soul Explosion, ovvero non fa parte della rinascita soul proveniente dagli USA, perché è un brano inglese, non è un pezzo r&b, nè soul, nè disco nè funk, ma è un brano pop, in stile "Eurofestival" si potrebbe dire, anche se vagamente ispirato al sound del duo black Ashford e Simpson, per stessa ammissione dell'autore Russell Stone ("R") che si esibiva in coppia con la moglie Joanne ("J"), originaria del New Jersey. 
Il pezzo, romantico, con un ritornello che entra in testa, andò benissimo in Inghilterra dove veniva passato in radio in heavy rotation al punto da spingerlo sino al 5° posto nelle classifiche di vendita. 
Il duo ha rappresentato alla perfezione il fenomeno "One Hit Wonder" , che definisce quei gruppi o quegli artisti che raggiungono il successo solo con un unico brano, per poi tornare presto nel dimenticatoio. 
We Do It fu prodotta da Philip Swern ma poi Stone non riuscì a scrivere brani che potessero raccogliere l'eredità del loro grande, unico successo. Dopo il flop del secondo album,il terzo LP fu inciso ma mai pubblicato. Di lì a poco, purtroppo, Joanne scomparve nel 1979, sancendo in maniera drammatica la fine del duo.
Russell continuò a orbitare nel mondo della musica per poi, grazie alla sua specializzazione in psicologia, dedicarsi alla diffusione di una nuova terapia, chiamata Sound Recovery Therapy, che unisce yoga, musica e psicologia.
Il brano in Italia non andò oltre una discreta popolarità, l'idea nostrana di affibbiargli il marchio "Soul Explosion" sulla copertina portò più danni che benefici, facendo rinunciare all'acquisto chi, attratto dal logo, si aspettava un groove energico e non facendo neanche avvicinare chi cercava nei negozi un lento per la prossima festa in casa.

Lato A: We Do It
Lato B: We Love Each Other
Autore: Russell Stone
Interpreti: R & J Stone
Nr. Cat.: RCA 2616
Data di uscita italiana: 1976


Clicca e ascolta su YouTube il brano "We Do It"


domenica 5 ottobre 2014

Miami: Kill that Roach


Iniziamo con un aneddoto, o meglio, con un ricordo. Nel 1976 sulla rivista "Sorrisi e Canzoni", nella pagina delle classifiche e delle novità, avevano iniziato a tradurre i titoli dei brani stranieri.  In quelle colonne si stava affacciando Kill that Roach, singolo estratto da Notorius, il secondo album della band di Party Freaksche venne inspiegabilmente tradotto con "Cancella quello Scarabocchio". 
Per comprendere che non si trattava di uno scarabocchio ma di uno scarafaggio non c'era in realtà bisogno di controllare il dizionario perché il pezzo, nelle sue battute iniziali fa una sorta di omaggio testuale  a uno dei brani messicani più celebri :"La Cucaracha", che tutti sappiamo essere nient'altro che il noto insetto. 
Il pezzo dei Miami è un coinvolgente latin-funk con echi vagamente messicani e molto ballabili e alla fine sfoga in un assolo di chitarra latin-rock degno di Carlos Santana, a testimonianza della qualità dei musicisti, spesso impegnati come band residente negli studi della TK records per artisti quali George e Gwen Mccrae, Little Beaver, Betty Wright e molti altri.
Kill That Roach è il brano più interessante della produzione dei Miami e, non a caso, il loro miglior successo. I Miami, nella loro breve carriera come gruppo, hanno provato a sganciarsi con i loro album dal ruolo di in-house band, con risultati alterni, ma sempre di qualità.

Lato A: Kill That Roach
Autori: Warren Jefferson Thompson, Willie Clarke
Lato B: Mr. Notorius
Autori: Wille Clarke, Saxton Kari
Interpreti: Miami
Nr. Cat: RCA XB 02115
Data di uscita italiana: 1976

Clicca e ascolta su YouTube il brano "Kill That Roach"